Lampada di Selenite 20 cm BiciBio Bioprofumeria

Lampada di Selenite 20 cm BiciBio Bioprofumeria

Lampada di Selenite 20 cm BiciBio Bioprofumeria

Origine: Marocco

Le lampade in selenite, hanno ricevuto il loro nome dalla dea greca della luna, Selene. Il perché di questo nome è facile da comprendere quando riflette la luce, facendo sembrare questa pietra un frammento caduto direttamente dalla luna.

La selenite si connette al terzo occhio, alla corona, ai chakra transpersonali ed eterici. Promuove la purezza e l’onestà. Costringe la persona che la possiede ad essere onesto con se stesso. Eliminando i blocchi energetici, la selenite consente fluidità energetica simile a quella dei liquidi.

Provate a mettere una di queste torri su una base a luci ed avrete un pezzo che sarà al centro dell’attenzione!

Nota: 

Gli articoli in Selenite hanno delle dimensioni indicative visto che sono prodotti artigianali ricavati da materiale naturale.

Ogni lampada viene fornita di spina tipo UE e lampadina.

Le lampade a torre Selenite sono davvero bellissimi cristalli naturali e una favolosa idea regalo.

La Selenite:

La selenite è conosciuta come pietra dal potere tranquillizzante e purificante, tanto che si pensa che sia in grado di allontanare dagli ambienti le energie negative. Per beneficiare delle proprietà di questa pietra è sufficiente tenerla vicino al corpo oppure muoverla sulla zona che si desidera “curarae”.

La selenite, o pietra di luna, oppure lapis specularis, è una pietra minerale appartenente alla famiglia dei solfati e nota in ambito scientifico con il nome di solfato di calcio biidrato. La composizione chimica di questa roccia, che è in realtà una varietà cristallizzata di gesso (per questo viene definito gesso secondario), conferisce alla pietra un aspetto bianco lucente e una dura consistenza.

Allo stato naturale, la selenite si trova all’interno di stratificazioni collinari e montuose. Conosciuta già all’epoca degli antichi romani, la selenite fu utilizzata in passato come materiale da costruzione. In Italia, e specialmente in Emilia Romagna (a Bologna), non è raro vederla infatti in cinta murarie e torri.