Descrizione
Bracciale in Bronzo con Ametista & Granato BiciBio Bioprofumeria
Bracciale in Bronzo con Ametista & Granato BiciBio Bioprofumeria
• Paese di produzione: India
• Peso: 13,61 g (0,48 oz)
Bracciale realizzato in Bronzo artigianalmente con pietre naturali e semi preziose incastonate. Questo bracciale dal design classico e lineare è impreziosito dalla bellezza delle pietre che danno luce e colore. Indossalo insieme ad altri bracciali se preferisci un look colorato e appariscente, oppure da solo per completare un look minimal ed elegante.
Peso approssimativo del pezzo: 12 g Diametro approssimativo del bracciale: 6,5 cm (regolabile) Questo pezzo contiene: Cabochon in ametista, 0,6 cm di diametro Cabochon granato, 0,2 cm di diametro Materiale: bronzo
SPECIFICHE:
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- punto di forza: rigido e solido, pietre incastonate con bordo,
- Metodo di lavorazione: artigianale
- Pietra: Ametista, Granato,
- Superficie: lucida
- Materiale: bronzo
I pezzi che verranno consegnati sono simili a quelli nelle fotografie.
Ottone e bronzo sono leghe a base di rame con una piccola percentuale di zinco (ottone) o stagno (bronzo) per darle diverse tonalità e colorazioni. Realizzati con procedimenti artigianali e non industriali. Piccole imperfezioni, avvallamenti ed increspature della superficie sono volutamente presenti costituendone specifica caratteristica del prodotto e ne testimoniano la speciale manifattura artigianale.
Ametista:
Tra i cristiani, la pietra ametista simboleggia l’amore, San Valentino la portava come ciondolo al collo. Ma è anche simbolo di spiritualità: i vescovi indossano un anello decorato con un’ametista ed è anche il colore del loro abito. Questa gemma è chiamata anche pietra dei vescovi. L’ametista fa cessare le paure, fa nascere le speranze, solleva gli spiriti e fa emergere la realtà spirituale che è dentro di noi. L’ametista calma le tempeste emozionali, infonde coraggio, è un potente amuleto per i viaggiatori proteggendoli dagli incidenti, dai furti dalle malattie.
Granato:
Il Granato é spesso stato usato come gemma nel XVIII e XIX secolo, e ancora oggi, col nome di rubino del Capo, rubino dell’Arizona e granato boemo.
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